Il 30 novembre 2022 la Commissione Europea ha pubblicato la tanto attesa proposta di regolamento per la creazione di un quadro di riferimento dell’Unione Europea per la certificazione volontaria degli assorbimenti di carbonio.
Gli obiettivi della proposta
La proposta, particolarmente attesa dagli operatori del settore, si inserisce all’interno del “mercato volontario” del carbonio, segnando un punto di riferimento molto importante. Si tratta infatti del primo quadro di riferimento a livello Europeo che ha l’obiettivo di definire requisiti minimi, una metodologia e standard per la misura e lo scambio degli assorbimenti di carbonio. Questa proposta permetterà quindi di regolamentare indirettamente un mercato spesso soggetto a fenomeni speculativi e di greenwashing.
La proposta si inserisce negli impegni presi dall’Unione Europea in materia di riduzione delle emissioni e di diventare “climate neutral” entro il 2050 inseriti nel Green Deal e negli obiettivi del pacchetto “Fit for 55” (“Pronti per il 55%), che prevede la riduzione di emissioni nette di gas serra di almeno il 55% rispetto ai livelli del 1990. Il regolamento ha il chiaro obiettivo di promuovere le attività per la rimozione della CO2 atmosferica, questa volta includendo anche i settori agricolo e forestale, contribuendo a conseguire l’obiettivo di 310 Mt di assorbimenti di carbonio entro il 2030 nel settore LULUCF (Land use, land use change and forestry).
“La natura è il nostro più grande alleato nella lotta contro la crisi climatica e la crisi della biodiversità. Ci protegge dagli estremi del clima e assorbe il carbonio. In questo momento, la natura europea è in difficoltà e i nostri pozzi di assorbimento del carbonio si stanno riducendo. Fissando un obiettivo più elevato per l’assorbimento del carbonio attraverso la natura e garantendo un monitoraggio più accurato, il nostro nuovo regolamento sull’uso del suolo e delle foreste contribuisce a rimediare a questa situazione e a rimettere il pozzo di carbonio europeo su un percorso di crescita. È un requisito fondamentale per raggiungere il nostro obiettivo “net zero” e apre persino la porta a un obiettivo climatico più elevato nel prossimo futuro. […]” – Frans Timmermans, Vicepresidente esecutivo per il Green Deal europeo (11/11/2022)
Trasparenza e credibilità per la verifica indipendente e i sistemi di certificazione
Il regolamento mira a garantire trasparenza e credibilità del processo di certificazione e del mercato del carbonio, fissando le norme per la verifica indipendente degli assorbimenti e disciplinando il riconoscimento dei sistemi di certificazione. Quest’ultimo è senza dubbio un elemento innovativo, poiché permetterà il riconoscimento dei sistemi di certificazione già in uso in diversi paesi europei (ad es. Label Bas Carbone in Francia), se questi rispettano i quattro criteri Q.U.A.L.ITY:
- QUantification (quantificazione): le attività di assorbimento del carbonio devono essere misurate con precisione e devono produrre benefici inequivocabili;
- Additionality (addizionalità): le attività di assorbimento devono fare uno sforzo in più rispetto a quanto richiesto dalla legge;
- Long-term storage (stoccaggio a lungo termine): i certificati sono connessi alla durata dello stoccaggio del carbonio, garantendo la permanenza;
- SustainabilITY (sostenibilità): le attività di assorbimento devono salvaguardare o contribuire a obiettivi di sostenibilità, quali, tra le altre, la protezione delle risorse idriche e la biodiversità.
In particolare, il criterio 4 esprime la necessità, per le attività volte all’assorbimento di carbonio, di tenere in considerazione anche altri impegni in termini di sostenibilità. E’ richiesto infatti che le attività abbiano un impatto neutro o, meglio, positivo nei seguenti settori: mitigazione e adattamento al cambiamento climatico; protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi; uso sostenibile e protezione delle risorse idriche e marine; transizione verso un’economia circolare; prevenzione dell’inquinamento e controllo. Inoltre, queste azioni dovranno tenere presente i criteri previsti per il regolamento Do Not Significant Harm.
Cosa succede adesso?
Sulla base dei criteri QU.A.L.ITY, la Commissione svilupperà metodologie di certificazione su misura per i diversi tipi di attività di rimozione del carbonio. Il modo in cui verranno sviluppate queste metodologie è molto importante, poiché influirà sul modo in cui gli standard privati saranno riconosciuti nell’ambito dell’iniziativa. A quel punto gli schemi di certificazione che saranno accreditati a livello nazionale degli Stati Membri e verificati da un ente di parte terza, potranno essere utilizzati per certificare le attività di assorbimento del carbonio. I certificati saranno quindi pubblicati in registri in grado di rispettare i criteri di trasparenza e tracciabilità.
Cosa sta facendo Etifor su questo tema?
Etifor è attiva da molto tempo su questo tema. Ad esempio, il progetto LIFE ClimatePositive, partito il 1 agosto 2022 e unico progetto LIFE italiano del topic Climate Change Mitigation, ha proprio come obiettivo l’applicazione del Regolamento per strutturare dei modelli di business in grado di aumentare le superfici forestali soggette a gestione responsabile.
Inoltre, supportiamo i gestori forestali a verificare i servizi ecosistemici prodotti dalle foreste attraverso l’applicazione della procedura FSC sui servizi ecosistemici FSC e facilitiamo le aziende private a supportare economicamente le iniziative volte alla conservazione della biodiversità e all’assorbimento di carbonio delle foreste.
Infine, il 12 gennaio 2023, Etifor ha organizzato il webinar “2023: crediti di carbonio e foreste”, con l’obiettivo di comprendere meglio i diversi elementi contenuti nella proposta di regolamento. All’evento hanno partecipato l’Università degli Studi di Padova, FSC Italia, Regione Lombardia e CREA Ricerca. Rivedi il webinar e sfoglia le presentazioni qui.